Tour de France 2020, Richie Porte pensa già alla terza settimana: “È davvero brutale… Lì non si perderanno secondi, si perderanno minuti”

Richie Porte traccia un bilancio della sua prima settimana al Tour de France 2020. Il corridore della Trek-Segafredo non è andato male durante queste prime nove tappe, è apparso piuttosto reattivo in salita e, se non fosse stato per il tempo perso durante la settima frazione a causa dei ventagli, si troverebbe a pochi secondi dagli altri big della classifica generale. Rispetto ad altri anni, nei quali a questo punto della Grande Boucle l’australiano risultava spesso già tagliato fuori dalla vittoria, il bilancio è dunque abbastanza positivo, anche se ora dovrà cercare di recuperare il minuto e venti secondi persi nella tappa di venerdì, prima di concentrarsi sulla decisiva terza settimana.

“Per me, è sempre bello giungere al primo giorno di riposo sano e in forma”, ha dichiarato Porte al The Guardian, che poi torna sul finale della tappa di ieri: “Mi sarebbe piaciuto riuscire restare con gli altri in cima alla salita,  mancavano giusto poche centinaia di metri quando mi sono staccato, ma non ho quell’esplosività che serviva. Comunque, Bauke (Mollema, ndr) ed io abbiamo fatto un bel lavoro nel secondo gruppo. È stata una bella giornata, una dura giornata. Abbiamo collaborato bene, abbiamo dovuto, anche il gruppo davanti andava forte”.

Per quanto riguarda il tempo perso nella settima tappa, l’australiano ammette che non sia la situazione migliore: “È tutt’altro che ideale, ma quel 1’20” non è decisivo. Ora non siamo così vicini in classifica generale, speriamo di avere un po’ più di respiro nelle prossime tappe”. Infine, uno sguardo anche alla terza settimana: “L’ultima settimana del Tour è davvero brutale… Lì non si perderanno secondi, si perderanno minuti. Ad essere onesti, con le poche corse di preparazione fatte quest’anno penso che sarà una marcia mortale verso Parigi”.

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